LA FEDE SI TRASMETTE IN FAMIGLIA
Francesco: «La fede
sempre va trasmessa “in dialetto”: il dialetto della famiglia, il dialetto
della casa»
Papa Francesco nella Cappella Sistina - 13 gennaio 2019 Festa del Battesimo del Signore (Foto dal sito vatican.va) |
di Antonino Legname
«Voi chiedete alla Chiesa la
fede per i vostri figli, e oggi loro riceveranno lo Spirito Santo, e il dono
della fede ciascuno nel proprio cuore, nella propria anima. Ma questa fede poi
deve svilupparsi, deve crescere», ha detto Papa Francesco durante l’Omelia
della Messa nella Cappella Sistina, il 13 gennaio, Festa del Battesimo del
Signore. Il Pontefice durante la Messa ha amministrato il Battesimo a 27
neonati, 12 bambini e 15 bambine, e rivolgendosi ai genitori li ha esortati ad
essere i primi a trasmettere la fede ai figli, perché prima di essere studiata
ed approfondita al catechismo, la fede va trasmessa, con la testimonianza e il
buon esempio di papà e mamma. «Perché la fede – ha spiegato Francesco - sempre
va trasmessa “in dialetto”: il dialetto della famiglia, il dialetto della casa,
nel clima della casa». I genitori devono anzitutto insegnare ai figli, quando
ancora sono piccoli, a fare bene il segno della Croce. Ma quello che conta di
più «è trasmettere la fede con la vostra vita di fede: che vedano l’amore dei
coniugi, che vedano la pace della casa, che vedano che Gesù è lì».
È normale
che in famiglia si litighi, ma – consiglia il Papa ai genitori - «non litigate
mai davanti ai bambini, mai». E se capita di litigare è importante e salutare
che i figli, specialmente quando sono ancora piccoli, non sentano e non vedano
i conflitti di papà e mamma. «Voi non sapete l’angoscia che riceve un bambino
quando vede litigare i genitori» - ha evidenziato Francesco. E prima di
amministrare il Battesimo ai bambini il Papa ha voluto rassicurare i genitori
dicendo loro che non devono preoccuparsi se i loro piccoli piangono durante la
celebrazione, il pianto per loro è un meccanismo di difesa, perché si sentono
in un ambiente strano. E allora «se piangono per fame, allattateli. Alle mamme
dico: Allattate i bambini, tranquille, il Signore vuole questo. Perché, dove
sta il pericolo? – domanda Francesco – dato che i bambini piccoli «hanno una
vocazione polifonica: incomincia a piangere uno, e l’altro gli fa il
contrappunto, e poi l’altro, e alla fine è un coro di pianto!».