FAMA FUMUS
Francesco: «Il
servizio è il biglietto da esibire all’ingresso delle nozze eterne»
di Antonino Legname
«È vera quella
celebre espressione: “l’essenziale è invisibile agli occhi” - dice Papa
Francesco, citando lo scrittore del “Piccolo Principe”, Antoine de
Saint-Exupéry, per il quale “non si vede bene che con il cuore”. Il 3 novembre 2018, in occasione della
Messa in suffragio dei Cardinali e dei Vescovi defunti nel corso dell’anno, il
Pontefice ha ricordato l’austera verità che «per tutti la vita è una chiamata
continua ad uscire: dal grembo della madre, dalla casa dove si è nati,
dall’infanzia alla gioventù e dalla gioventù all’età adulta, fino all’uscita da
questo mondo». Questo significa che siamo tutti di passaggio in questa vita, «fino
al passaggio finale». Ed è proprio questo «finale che illumina ciò che precede.
E come la semina si giudica dal raccolto, così il cammino della vita si imposta
a partire dalla meta». E per i cristiani la meta è «l’incontro con Gesù, Sposo
che “ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei”». Papa Francesco non si
stanca di ripetere che il Signore non guarda le apparenza, ma il cuore. Di
fronte a Dio non conta la gloria umana. Per potersi preparare bene al cielo
occorre prendere le distanze dalle «apparenze mondane» e da tutto «quello che
il mondo cerca e ostenta – gli onori, la potenza, le apparenze, la gloria».
Perché tutto passa dalla scena di questo mondo, «senza lasciare nulla». Per
il Vescovo di Roma «occorre dire no alla “cultura del trucco”, che insegna a
curare le apparenze. Va invece purificato e custodito il cuore, l’interno
dell’uomo, prezioso agli occhi di Dio; non l’esterno, che svanisce». Francesco
ci rivela che il segreto per vivere bene è «vivere per servire». Alla fine dei
conti sarà proprio il servizio «il biglietto da esibire all’ingresso delle
nozze eterne. Ciò che della vita resta, davanti alla soglia dell’eternità, non
è quanto abbiamo guadagnato, ma quanto abbiamo donato». Il Vescovo di Roma
avverte che la vita si appiattisce quando manca l’amore; diventa «come un vaso
vuoto, come una lampada spenta». Pertanto, solo chi investe la propria vita
nell’amore e nel servizio «sarà pronto a entrare nella dimora dello Sposo, e
questo per sempre».