LA FATICA DELLA PACE
Francesco: «Per fare la pace e l’unità tra noi occorre: umiltà, dolcezza e
magnanimità»
di Antonino
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«Il mondo oggi ha
bisogno di pace, noi abbiamo bisogno di pace, le nostre famiglie hanno bisogno
di pace, la nostra società ha bisogno di pace», ha detto Papa Francesco nella
Meditazione della Messa a Casa di Santa Marta, il 26 ottobre 2018. Oggi,
purtroppo, ci stiamo abituando a «respirare l’aria dei conflitti» - ha
evidenziato il Pontefice. Ogni giorno basta guardare i telegiornali o leggere i
quotidiani, per capire che viviamo in un mondo di ostilità, di piccole o grandi
guerre, e che il nostro mondo è senza pace e senza unità, gli uni contro gli
altri. Il Vescovo di Roma condanna la facilità con la quale oggi, per favorire
interessi di parte e nazionalistici, si annullano i patti che sono stati
firmati dalle nazioni negli anni passati, per fermare i conflitti. Francesco
cita un saggio che diceva: “I patti si fanno per disfarli dopo”. E infatti, oggi
si preferisce fare nuovi accordi per il commercio delle armi e per preparare
nuove guerre. Purtroppo, annota il Papa, le grandi Istituzioni mondiali, create
con la migliore volontà di aiutare l’unità e la pace dell’umanità, si sentono
incapaci di trovare un accordo: «c’è un veto di qui, un interesse di là... E
fanno fatica a trovare degli accordi di pace». Perché nell’uomo prevale questa
tendenza alla distruzione, alla guerra e alla disunione? Francesco non ha
dubbi: è il diavolo il vero nemico che semina nel cuore degli uomini il seme
della divisione e dell’odio per distrugge l’unità della famiglia umana. Cosa
fare per camminare verso la pace che porta all’unità? Francesco propone l’insegnamento
di San Paolo: bisogna aprire il cuore e «comportarsi con ogni umiltà, dolcezza
e magnanimità». In pratica significa sopportarsi a vicenda nell’amore. Ma non è
facile sopportarsi perché c’è sempre la tentazione di esprimere giudizi sugli
altri e di condannare le persone che ci danno fastidio. È sempre in agguato la
tendenza a creare distanza con le persone che non sopportiamo, e questo succede
anche in famiglia, tra marito e moglie. Il Pontefice consiglia di spegnere i
contrasti sul nascere, perché «non è difficile trovare un accordo all’inizio
del conflitto». Per esempio, quando gli sposi litigano e a volte «volano i
piatti, e c’è aria di tempesta a casa», il consiglio del Papa è: «non finire la
giornata senza fare la pace». E per fare la pace non c’è bisogno di chiamare le
Nazione Unite, ma basta un bacio, un abbraccio, una carezza e tutto si risolve.
È bene che si faccia subito la pace. Perché? «Perché la guerra fredda il giorno
dopo è pericolosissima». E allora cosa aspetti a metterti subito d’accordo e a
fare la pace all’inizio, quando nasce il conflitto: «questa è umiltà, questa è
dolcezza, questa è magnanimità».