ESISTE L’ANGELO CUSTODE?
Francesco: «L’angelo è la porta
quotidiana alla trascendenza, all’incontro con il Padre. Ascolta la voce di
questo speciale custode»
«L'esistenza degli esseri spirituali,
incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di
fede» - così recita il n. 328 del Catechismo della Chiesa Cattolica. Qual
è il compito dell’Angelo custode nella vita degli uomini? Papa Francesco ha
risposto a questa domanda nella Meditazione della Messa a Santa Marta, il 2
ottobre 2018, giorno in cui la Chiesa celebra la liturgia dei Santi Angeli
Custodi. Nella Bibbia, nel libro dell’Esodo (23,20-23), si legge che il Signore
promette di dare al suo Popolo un aiuto particolare: «Ecco, io mando un angelo
davanti a te per custodirti sul cammino e farti entrare nel luogo che ho
preparato». San Basilio Magno diceva
che «ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per
condurlo alla vita». E Papa Francesco assicura che gli Angeli Custodi sono i «nostri
compagni di cammino, i nostri protettori nel cammino e ci custodiscono». Proprio
perché la vita umana è un cammino non sempre facile e spianato, abbiamo bisogno
di essere guidati e aiutati per «camminare bene» e per evitare insidie e pericoli. Infatti, è facile
che lungo il cammino si perdano le coordinate e l’orientamento; per questo è
necessario avere una «bussola» che ci aiuti a guardare verso la giusta
direzione. Ma ci sono dei rischi che occorre evitare – ha messo in guardia il
Papa – Anzitutto, il pericolo di non camminare e di restare fermi per mancanza
di coraggio. Ci sono coloro che preferiscono una vita tranquilla, in pace e
senza imprevisti, illudendosi, così, di non sbagliare mai. Questa è l’ignavia
di coloro che per non rischiare e non sbagliare si fermano. Con un’immagine
eloquente, il Pontefice, ha detto che «chi nella vita è fermo, finisce per
corrompersi. Come l’acqua: quando l’acqua è ferma lì, vengono le zanzare,
mettono le uova, e tutto si corrompe». Ecco allora il compito misterioso e
potente del nostro Angelo Custode: «aiutarci e spingerci a camminare». Ma ci
sono coloro che si avventurano nel cammino della vita, ma, purtroppo, sbagliano
strada, perché non ascoltano l’ispirazione del nostro compagno di cammino o i
consigli dei fratelli e delle sorelle». L’intervento dell’Angelo è di grande
conforto e di sostegno, perché ci aiuta a non sbagliare strada, «perché – ha
avvertito il Papa - se tu sbagli strada, all’inizio è facile correggere, ma
dopo tanti anni — tanti anni — te ne vai lontano, da un’altra parte rispetto a
dove tu dovresti andare».
Non è forse vero che a volte nella vita ci troviamo a
camminare dentro un «labirinto»? Ci si illude di camminare dalla parte giusta e
verso una meta sicura, ma di fatto, come succede nel labirinto, non si arriva
mai alla fine e si rimane intrappolati. L’Angelo Custode ha il compito di farci
uscire dal labirinto delle nostre umane sicurezze, mostrandoci la via d’uscita.
Per questo – ha consigliato Francesco - «Noi dobbiamo pregarlo: “Ma aiutami”». E
soprattutto dobbiamo ascoltare le sue aspirazioni, dettate sempre dallo Spirito
Santo, perché Lui ha tutta l’autorità, ricevuta da Dio, per aiutarci nel
cammino e per «farci vedere dove dobbiamo arrivare». È bello sapere che il nostro Angelo Custode è il «ponte
quotidiano», tra noi e Dio, «dall’ora che ci alziamo all’ora che andiamo a
letto»; dall’inizio della nostra vita terrena fino alla morte è Lui che ci
accompagna, ci protegge e intercede per noi presso Dio; è Lui «la porta
quotidiana alla trascendenza» per poter contemplare Dio Padre.
O Dio, che nella tua
misteriosa provvidenza
mandi dal cielo i tuoi Angeli
a nostra custodia e protezione,
fa’ che nel cammino della vita
siamo sempre sorretti dal loro aiuto
per essere uniti con loro nella gioia eterna.
mandi dal cielo i tuoi Angeli
a nostra custodia e protezione,
fa’ che nel cammino della vita
siamo sempre sorretti dal loro aiuto
per essere uniti con loro nella gioia eterna.
(dalla Colletta della Messa dei Santi Angeli Custodi)