L’AMORE È IL SENSO DELLA VITA
Papa
Francesco: «La nostra vita non è un vagabondare senza senso»
di Antonino Legname
Il cardinale Gianfranco Ravasi in un'intervista
racconta che quando conobbe Julien Green, che da protestante si era convertito al cattolicesimo,
gli disse che di lui aveva letto quasi tutto e che gli sarebbe piaciuto scoprire
il nodo della sua religiosità. Lo scrittore gli rispose citando una frase del
suo Diario: «solo finché si è inquieti si può stare tranquilli». Si tratta di
un'interpretazione agostiniana dell'inquietudine. Il mio interrogarmi - dice
Ravasi - non può prescindere dall'inquietudine. È quell'inquietudine che
scaturisce dalle domande esistenziali, e che Papa Francesco ripropone
nell'Enciclica Laudato si': “A
che scopo passiamo da questo mondo? Per quale fine siamo venuti in questa vita?
Per che scopo lavoriamo e lottiamo? Perché questa terra ha bisogno di noi?”. In
ogni caso, dice il Papa in un Tweet, “la
nostra vita non è un vagabondare senza senso. Abbiamo una meta sicura: la Casa
del Padre”. Il Pontefice parlando del Santo d'Ippona fa questa riflessione:
“Agostino è un uomo «arrivato», ha tutto, ma nel suo cuore rimane l’inquietudine
della ricerca del senso profondo della vita; il suo cuore non è addormentato,
direi non è anestetizzato dal successo, dalle cose, dal potere. Agostino non si
chiude in se stesso, non si adagia, continua a cercare la verità, il senso
della vita, continua a cercare il volto di Dio. Certo commette errori, prende
anche vie sbagliate, pecca, è un peccatore; ma non perde l’inquietudine della
ricerca spirituale. E in questo modo scopre che Dio lo aspettava, anzi, che non
aveva mai smesso di cercarlo per primo”. Papa Francesco sa quanto sia
importante per la conversione non perdere mai l'inquietudine del cuore «per
cambiare vita ed essere migliori», e per riconoscere che si sta percorrendo una
strada sbagliata. “Quante volte ci diciamo: «Devo cambiare, non posso
continuare così … La mia vita, per questa strada, non darà frutto, sarà una
vita inutile e io non sarò felice». Quante volte vengono questi pensieri,
quante volte!”. Ma con la fede o senza la fede il problema fondamentale per
ogni essere umano è quello legato al senso della vita.
Quando si perde o non si trova il senso della vita, il rischio di una grave
malattia psichica è molto forte. Una vita senza senso è una vita sprecata. Solo
l'essere umano è capace di porsi la questione fondamentale sul significato
dell'esistenza. Papa Francesco esorta a “non accontentarci della
mediocrità, a non «vivacchiare», ma a cercare il senso delle cose, a scrutare
con passione il grande mistero della vita”. Qual è il
significato della vita? La fede è una componente essenziale per dare un senso
alla vita umana? La vita è arte e come tale richiede un non facile
apprendimento per conoscerne la tecnica. Non è difficile vivere; ma vivere
bene, con gioia e felicità, questo è veramente difficile e richiede tutta una
vita per imparare il vero significato dell'esistenza umana. La domanda se la
vita valga la pena di essere vissuta è insensata. La vita è un dono, nel senso
che non siamo stati noi a sceglierla, ma ci è stata donata da altri. La vita
non può essere paragonata ad un'impresa dove ciò che conta è il profitto e il
successo, e dove il fallimento sarebbe la distruzione dell'impresa stessa.
Tanti casi di suicidio sono causati dalla consapevolezza che la vita sia stata
un fallimento e che non valga più la pena di vivere […]. C'è urgente bisogno di
appellarsi almeno all'etica umanistica, cioè a quell'insieme di norme e di
principi globalmente riconosciuti, come per esempio il valore dell'amore e
della solidarietà, per aiutare l'uomo d'oggi nel difficile apprendimento
dell'arte di vivere, che ha a che fare con la capacità di amare e di essere
amati. Perché una vita senza amore è una vita senza senso. La mancanza
di amore - secondo Erich Fromm - «è la causa fondamentale dell'infelicità e
delle malattie spirituali dell'uomo», e spiega: “i disturbi e i sintomi del
nevrotico hanno radice nella sua incapacità di amare ossia di provare
interesse, rispetto, comprensione per un'altra persona, di sentirsi coinvolto
nel suo destino, di desiderare intensamente che essa si sviluppi
spiritualmente. La terapia analitica è in
sostanza un tentativo di dare o ridare al paziente la capacità d'amare. In
mancanza di questo sono possibili soltanto miglioramenti superficiali”.
Ha
ragione Giovanni Paolo II, quando dice che “l'uomo non può vivere senza amore. Egli
rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso,
se non gli viene rivelato l'amore, se non s'incontra con l'amore, se non lo
sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente”. Papa
Francesco ribadisce che “nessuno di noi può vivere senza amore”. Nel
libro-intervista, Dio e il mondo, Ratzinger sostiene che l'amore è ciò
che dà senso della vita: “lo scopo finale della nostra esistenza consiste in
ultima analisi nello scoprire, ricevere e dare amore [...]. Dio stesso è amore.
In questo senso l'amore è davvero la legge e lo scopo fondamentale
dell'esistenza [...]. L'amore è un'obiezione alla morte, come ha detto una
volta il filosofo francese Gabriel Marcel [...]. Dire a una persona «ti amo»
equivale a dire: mi rifiuto di accettare la tua morte, protesto contro la morte
[...] poiché Dio ci ama, poiché vuole che cresciamo nella verità deve anche
essere esigente e anche correggerci”. […]. Occorre,
cioè, avere “fiducia” nella vita. Occorre pronunciare un “sì” alla vita! Non si
tratta di una fiducia cieca nella vita e di ottimismo a buon mercato. Papa
Francesco spiega che “l’ottimismo è un atteggiamento che serve un po’ in
un momento, ti porta avanti, ma non ha sostanza. Oggi serve la speranza”; che è
quella che spinge a guardare avanti e ad avere fiducia nella vita. Ovviamente, la speranza non cambia la vita, a volte triste
e dolorosa nella sua cruda realtà, ma cambia la
prospettiva e l'atteggiamento nei confronti della vita stessa. Come
dire: «la vita è come uno specchio, ti sorride se tu la guardi sorridendo»; al
contrario se tu la guardi con pessimismo e nichilismo, la vita ti appare brutta
e insensata. Guarda le cose da una buona prospettiva, e butta via gli occhiali
troppo scuri del pessimismo che ti fanno vedere tutto così nero attorno a te.
[Dal libro di Antonino Legname, La Teopsia di Francesco, Vol. II, Ed. Le Nove Muse, Catania 2017, pp. 767 - 771]