LE
FORME DIABOLICHE DELLA PERSECUZIONE
Papa Francesco: «La persecuzione è parte della vita cristiana»
di Antonino Legname
«La persecuzione è
un po’ “l’aria” della quale vive il cristiano anche oggi, perché anche oggi ci
sono tanti, tanti martiri, tanti perseguitati per amore a Cristo». È quello che
Papa Francesco ha detto durante la Meditazione mattutina della Messa a Santa
Marta, il 1° giugno 2018. I cristiani di oggi devono mettere in conto le
persecuzioni e in certi casi anche il martirio. Ovviamente, di fronte alle
sofferenze e alle prove che bisogna affrontare, in certi casi anche per il solo
fatto di essere cristiani, è comprensibile un certo sconforto, accompagnato
dalla paura. Ma la persecuzione per un cristiano non è una cosa strana, e -
come ha spiegato Francesco - «è parte della
vita cristiana, anzi essere perseguitato è una beatitudine: “Beati voi quando
sarete insultati, perseguitati, a causa del mio nome, beati voi”». E «anche
Gesù è stato perseguitato e, anche, ucciso nella persecuzione». Non deve meravigliarci
che ancora oggi ci siano tanti Paesi in cui cristiani non hanno diritti – ha
evidenziato il Papa - «se tu porti una croce, vai in galera e c’è gente in
galera; c’è gente condannata a morire per essere cristiani, oggi». E con
amarezza il Pontefice prende atto che ancora oggi tanti cristiani vengono
uccisi e il loro numero «è più alto dei martiri dei primi tempi. Di più!».
Purtroppo, questa persecuzione, a volte cruenta contro i cristiani, non fa
notizia e «i telegiornali, i giornali non pubblicano queste cose». E mentre in
alcune parti del mondo si consumano orrendi fatti di persecuzione, noi restiamo
tranquilli – ha lamentato il Papa – e andiamo avanti senza accorgerci di tanti
fratelli e sorelle che soffrono per la fede e sono perseguitati. Per Francesco,
all’origine di ogni persecuzione c’è l’azione del diavolo. «Il demonio – ha rimarcato
il Papa - «cerca di distruggere la confessione di Cristo nei cristiani e
l’immagine di Dio nell’uomo e nella donna». Nonostante siano trascorsi più di
settant’anni dalla Dichiarazione dei Diritti umani, è sotto gli occhi di tutti la
presenza e l’azione diabolica nel mondo: le nuove forme di schiavitù, le
torture, la distruzione di tanti migranti, la fame nel mondo, sono solo un
esempio delle tante ingiustizie che si consumano ogni giorno a danno dell’uomo
e della donna. È in atto, ha concluso il Papa, «una persecuzione contro l’uomo
e la donna per distruggerli».
Basta pensare «alle colonizzazioni culturali,
quando gli imperi fanno accettare disposizioni della loro cultura contro
l’indipendenza, contro la cultura della gente, impongono cose che non sono
umane per distruggere: impongono la morte, la distruzione». L’ultimo pensiero,
il Pontefice lo rivolge a quel potente strumento di distruzione che è la guerra.
Ci sono persone che pianificano la guerra per acquistare più potere sugli altri;
«c’è gente che porta avanti tante industrie delle armi per distruggere
l’umanità, per distruggere l’immagine dell’uomo e della donna, sia fisicamente
sia moralmente sia culturalmente». Papa Francesco chiede al Signore che ci
aiuti a capire questa grande persecuzione di oggi, che si sta consumando «tramite
le colonizzazioni culturali, tramite la guerra, tramite la fame, tramite la
schiavitù».