L'OCCHIO DEL CURIOSO
Papa
Francesco: "Qualcuno dice che gli uomini
sono più chiacchieroni delle donne"
di Antonino Legname
Esiste una curiosità buona che fa crescere nella conoscenza della realtà e c'è una curiosità cattiva che distrugge l'animo umano e i rapporti familiari e sociali. Per esempio, i bambini sono particolarmente curiosi e nei telefonini, come in tutto il
mondo virtuale, trovano anche «tante cose brutte» - ha detto Papa Francesco nell'Omelia della Messa a Santa Marta, il 30 aprile 2018 - rischiando così di finire
«prigionieri di queste curiosità non buone».Soprattutto occorre "aiutare i giovani a
saper discernere tra le tante proposte della quotidianità". Infatti, è forte il rischio della dispersione e dello smarrimento. I giovani hanno bisogno di certezze; e il Papa ha
indicato nello Spirito Santo «la grande certezza» che risolve tutte «le nostre
curiosità»: e lo fa come «compagno di viaggio, compagno della memoria e
compagno maestro», non certo presentandosi a noi «con un pacco di risposte» già
pronte. Non solo la filosofia nasce dalla curiosità e dalla meraviglia, ma tutta "la nostra vita è piena di
curiosità". E così - ricorda Francesco - «da bambini, l’età del perché» domandiamo «papà, perché
questo? Mamma, perché, perché, perché?». Questo accade proprio «perché il
bambino cresce, si accorge di cose che non capisce, e domanda: è curioso, cerca
una spiegazione». Ma «questa è una curiosità buona, perché è una curiosità per
crescere, per svilupparsi, per avere più autonomia». E «anche è una curiosità
contemplativa, perché i bambini vedono, contemplano, non capiscono e domandano». Purtroppo, evidenzia il Papa, "ci sono altre curiosità che non sono
tanto buone». E per essere concreti, Francesco porta l'esempio di coloro che vogliono
“annusare” nella vita degli altri. E se qualcuno dovesse obiettare che la curiosità e il pettegolezzo sono cose di donne, il Papa risponde: "No, il chiacchiericcio è un patrimonio di donne e di uomini". Anzi,
«qualcuno dice che gli uomini sono più chiacchieroni delle donne". Il Pontefice non si sbilancia, ma ammette che la curiosità, accompagnata dalle chiacchiere e dal pettegolezzo, contagia tutti. E ribadisce che è cattiva la curiosità di voler capire cose che non si ha diritto di sapere.: «Questa non è una curiosità buona, ma ci
accompagna tutta la vita. È una tentazione che avremo sempre». E' quanto mai necessario imparare a disciplinare la curiosità per non restare impigliati nelle sue reti di cattiveria. Lo Spirito Santo, ribadisce Francesco, «ci dà la luce e ci conduce dove c’è la
felicità», quella vera e stabile. E' Lui che . conclude il Papa - che "ci dà la certezza delle cose che Gesù ci ha insegnato, e ci
ricorda tutto".