LA CHIESA E GLI
EXTRATERRESTRI
Papa Francesco: «Il Creatore è infinitamente più grande delle
nostre conoscenze»
di
Antonino Legname
C'è
vita su altri pianeti? A questa domanda la scienza non è in grado di
rispondere; si possono fare solo ipotesi sulla possibilità che esista un
pianeta come la terra, che giri attorno ad una stella, capace di accogliere la
vita. In ogni
caso la possibilità che esista la vita in altri pianeti non mette in crisi la
fede e non è contraria all'insegnamento della Chiesa cattolica. Anche se un
giorno si scoprisse che nell'universo siamo in compagnia di altri esseri
viventi, i princìpi religiosi in cui crediamo non sarebbero annullati. La
Bibbia non ci dice nulla che possa affermare o negare l'esistenza di una vita
intelligente in qualche altra parte dell'universo. Neppure la religione
cristiana, dunque, pretende di possedere la completezza della conoscenza di Dio
fino al punto da limitarne la sua azione creatrice al pianeta Terra e agli
esseri umani. Ma fino ad oggi nessuno ha confermato l'ipotesi dell'esistenza di
extraterrestri e non si sono trovate tracce di vita nell'universo sconfinato.
Allo stato attuale la probabilità che ci sia vita al di fuori del pianeta terra
è talmente minima da renderla praticamente nulla. Quando a Papa Francesco in un'intervista, realizzata il 9
ottobre 2015, posero la questione: «La Nasa ha annunciato lo scorso luglio la scoperta di un pianeta dalle
dimensioni simili a quelle terrestri, Kepler 452 B, che assomiglia alla Terra.
Ci saranno altrove altri esseri pensanti?». Il Papa rispose: “finora
le conoscenze scientifiche hanno sempre escluso che vi sia traccia di altri
esseri pensanti nell’universo. È vero, finché non venne scoperta l’America noi
pensavamo che non esistesse, e invece esisteva. Ma in ogni caso credo che ci si
debba attenere a quanto ci dicono gli scienziati, pur sempre coscienti che il
Creatore è infinitamente più grande delle nostre conoscenze”. Pertanto,
non si può escludere in maniera assoluta l'ipotesi che non siamo soli in questo
«mare di stelle sconfinato». Ma fino ad oggi non ci sono prove scientifiche
dell'esistenza di tracce di vita al di fuori della terra. Ma dove non arriva la
scienza ci prova la fantasia creativa dell'uomo con la fantascienza.
L'abbondante produzione cinematografica sugli “alieni” e gli “extraterrestri”
ne è una chiara testimonianza. Al di là
della narrativa fantascientifica, nulla ci è dato sapere sull'esistenza
ipotetica di esseri extraterrestri. Il 3 settembre 2017, alcuni quotidiani
italiani hanno diffuso la notizia che l'astrofisico Stephen Hawking, «ha forse
scoperto nell’Universo quello di cui ha più paura: tracce di vita aliena. Da
una galassia nana distante 3 miliardi di anni luce arrivano 15 nuovi e
misteriosi segnali radio, che potrebbero
essere stati emessi da una civiltà extraterrestre … da forme di vita evolute e
intelligenti». Il condizionale è d'obbligo! «Non abbiamo idea da dove i segnali provengano - ha
detto con prudenza Vishal Gajjar, del “Berkeley Research Centre” -. Ci sono
solo 30 sorgenti di questi segnali nell’Universo e una sola che si ripete.
Dobbiamo studiarla ancora. Ci sono più teorie che fonti di segnali, più domande
che risposte. Più studiamo e più troviamo cose strane». Quello
che sappiamo con certezza è che nell'immenso universo c'è un «piccolo granello
di polvere», che si chiama terra, dove si è sviluppata la vita e dove l'essere
umano è il protagonista principale e cosciente della sua avventura
esistenziale, che, sul piano biologico della natura, inizia con la nascita e
finisce con la morte.
[Dal libro di Antonino Legname, La Teopsia di Francesco. Tra scienza e fede, il nuovo umanesimo cristiano, integrale, popolare, solidale, inclusivo e gioioso, Le Nove Muse, Catania 2017, vol. II, pp. 672-674].
[Dal libro di Antonino Legname, La Teopsia di Francesco. Tra scienza e fede, il nuovo umanesimo cristiano, integrale, popolare, solidale, inclusivo e gioioso, Le Nove Muse, Catania 2017, vol. II, pp. 672-674].