GIOVANI SENZA FILTRI
Francesco:
«Per non perdere la connessione con Gesù usa la password: “Cosa farebbe Cristo al mio posto?”»
di
Antonino Legname
Incontrando i giovani cileni, nel Santuario Nazionale di Maipù, il 17 gennaio 2018, Papa
Francesco ha chiesto loro di coltivare i sogni di libertà, di gioia e di un
futuro migliore. Ma bisogna «sognare in grande - ha detto il Vescovo di Roma - non
solo quando siete un po’ brilli, no, sempre sognate in grande». E ancora una
volta, Francesco chiede ai giovani di non adagiarsi rassegnati sui divani della
vita, ma di lasciarsi interpellare dalle tante sfide dell'esistenza. Ovviamente
i sogni devono essere realizzati con i piedi per terra, e si inizia - ha detto
il Papa - con i piedi sulla terra della patria». Ma bisogna stare attenti a non
cadere nei facili nazionalismi; il Vescovo di Roma mette in guardia da questo
rischio e dice ai giovani che devono essere «patrioti - non nazionalisti». I
giovani hanno la forza e l'entusiasmo di spingere la storia in avanti, in modo
tale che nessuno dica: «tutto è sempre stato così: “Perché dobbiamo cambiare,
se è sempre stato così, se si è sempre fatto così?”». Questo modo di pensare è corruzione
- ha detto il Papa - ed è ciò che frena i sogni e le aspirazioni dei giovani. E
allora non si deve abbassare la guardia e si deve guardare sempre avanti. Il
desiderio del Papa è che tutta la Chiesa - specialmente nel prossimo Sinodo -
si metta in ascolto sincero dei giovani, senza filtri. E senza peli sulla
lingua, Francesco non esita a confidare: «io ho paura dei filtri, perché a
volte le opinioni dei giovani per arrivare a Roma devono passare attraverso
varie connessioni e queste proposte possono arrivare molto filtrate, non dalle
compagnie aeree, ma da quelli che le trascrivono». Per questo il Papa vuole
mettersi direttamente in ascolto dei giovani e lo farà in modo particolare la
prossima Domenica delle Palme, quando a Roma verranno da tutto il mondo le delegazioni
di giovani per aiutare la Chiesa ad avere un «volto giovane». La Chiesa non è
la «Santa Nonna», ma è la «Santa Madre», con un volto sempre giovane e
naturale, senza bisogno che venga «truccato con creme» per apparire più
giovanile. «La Chiesa - ha detto Francesco ai giovani - ha bisogno che voi
diventiate maggiorenni, spiritualmente maggiorenni». I giovani, con le loro
domande e con le loro inquietudini devono «scuoterci e aiutarci ad essere più
vicini a Gesù!». Senza questa vicinanza a Gesù si rischia di perdere tanto
tempo, nell'elaborare piani pastorali, e tante ore per la preparazione di
attività ecclesiali. Papa Francesco si è poi soffermato sulla necessità di
trovare il collegamento e di usare la password per connettersi con il Signore. E
ha raccontato un aneddoto: un giorno, parlando con un giovane gli ha chiesto
che cosa potesse metterlo di cattivo umore. Quel giovane gli rispose: “Quando
al cellulare si scarica la batteria o quando perdo il segnale internet”.
Francesco gli ha domandato: “Perché?”. E il giovane gli ha risposto: “Padre, è
semplice, mi perdo tutto quello che succede, resto fuori dal mondo, come
appeso. In quei momenti, vado di corsa a cercare un caricabatterie o una rete wi-fi e la password per riconnettermi”. Questa risposta del giovane ha dato a
Francesco lo spunto per parlare della fede, che conosce diverse tappe: lo
slancio iniziale e poi i momenti in cui ci si sente scarichi dentro, senza
entusiasmo e senza connessione con Gesù. La batteria della fede si scarica. E
allora «ci prende il cattivo umore, diventiamo sfiduciati, tristi, senza forza,
e incominciamo a vedere tutto negativo … il cuore inizia a perdere forza, a
restare anch’esso senza carica». Il Vescovo di Roma vuole far capire ai giovani
che «senza la connessione con Gesù, senza questa connessione finiamo per
annegare le nostre idee, annegare i nostri sogni, annegare la nostra fede» e si
vive male e con malumore. Per non perdere la connessione bisogna imparare a
stare dentro il campo magnetico di Gesù. È Lui «quel fuoco che infiamma chi gli
si avvicina». E in conclusione, Francesco ha fatto ripetere tante volte ai
giovani, come un'antifona, per non dimenticare, la password che ci apre la connessione con Gesù: “Cosa farebbe Cristo
al mio posto?”, a scuola, all’università, per strada, a casa, cogli amici, al
lavoro; davanti a quelli che fanno i bulliʼ». Il Papa ha chiesto ai giovani di
memorizzare questa password e di
usarla spesso per non dimenticarla. E anche in mezzo al deserto della vita ci
sarà sempre la «connessione» - ha assicurato Francesco - e nella Chiesa e nella
Comunità, anche se non sono perfette, sarà sempre disponibile il
«caricabatterie» per alimentare la fede in Gesù.