LO SCANDALO DELL'INCOERENZA
Francesco: «Quante
volte nelle nostre parrocchie abbiamo sentito gente che dice: “No, io in Chiesa
non vado perché quello o quella che sta tutto il giorno leccando le candele lì
dentro, poi esce, sparla degli altri, semina la zizzania...”».
di
Antonino Legname
Chi è senza peccato di
incoerenza scagli la prima pietra. Chi può dire di essere immune dal peccato di
incoerenza? A volte ci si nasconde dietro l'incoerenza altrui per crearsi l'alibi
di non andare in chiesa. Quante incoerenze quotidiane, piccole e grandi,
costellano la nostra vita. Purtroppo, ci sono incoerenze che «si vedono anche
nelle chiese» e ce ne sono altre che sono commesse da cristiani che nel mondo
del lavoro danno «scandalo» - ha annotato Papa Francesco, durante la Messa a Santa
Marta del 13 novembre 2017. Dall'incoerenza allo scandalo il passo è breve. Da
che mondo è mondo ci sono gli scandali, e Gesù lo ribadisce: «È inevitabile che
vengano scandali”» (Lc 17,1). E in effetti «è inevitabile», ha rimarcato Francesco:
di scandali «ce ne sono, ce ne saranno». Però Gesù ammonisce: «Ma guai a colui
a causa del quale vengono» gli scandali. E avverte: «È meglio per lui che gli
venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che
scandalizzare uno di questi piccoli». Papa Francesco spiega perché lo scandalo
è micidiale: «perché ferisce la vulnerabilità del popolo di Dio, ferisce la
debolezza del popolo di Dio, e tante volte queste ferite si portano per tutta
la vita». Di più: lo scandalo, ha spiegato il Pontefice, «non solo ferisce» ma
«è capace di uccidere: uccidere speranze, uccidere illusioni, uccidere
famiglie, uccidere tanti cuori». Gesù ha parole forti contro coloro che
scandalizzano e anche a Pietro, il quale davanti alla croce voleva convincere
il Maestro a bypassarla, Gesù grida: «Allontanati da me, tu sei di inciampo per
me, tu sei motivo di scandalo». Francesco ha spiegato che quando un cristiano,
si dice cristiano ma vive e si comporta da pagano dà scandalo «quante volte
nelle nostre parrocchie abbiamo sentito gente che dice: “No, io in Chiesa non
vado perché quello o quella che sta tutto il giorno leccando le candele lì
dentro, poi esce, sparla degli altri, semina la zizzania...”». Non si può
vivere in chiesa come i santi e fuori come i briganti. L'incoerenza dei
cristiani - ha detto il Papa - è un'arma diabolica che scandalizza e allontana
la gente dal Signore e dalla Chiesa. E se ancora qualcuno non l'avesse capito
bene, Francesco ribadisce che serve poco andare tutte le domeniche a messa o
far parte di qualche gruppo ecclesiale se poi , per esempio, «pago in nero i miei dipendenti o
faccio loro un contratto da settembre a giugno” - “E luglio e agosto?” -
“Arrangiati caro!”». Proprio queste sono le «incoerenze di tutti i giorni» - ha
concluso il Pontefice - non risparmiando di dare un forte ammonimento a quei Pastori della Chiesa che scandalizzano la gente con il loro comportamento di
vanità e di attaccamento al denaro.