L'INFEDELTÀ È LA LEBBRA DEL
MATRIMONIO - 4
Papa Francesco: «La doppia vita è
frutto dell’ipocrisia»
di Antonino Legname
8. La malattia della schizofrenia
esistenziale.
Papa Francesco spiega di
cosa si tratta: “È la malattia di coloro che vivono una doppia vita, frutto
dell’ipocrisia tipica del mediocre e del progressivo vuoto spirituale”[1].
Quando il marito o la moglie cominciano a coltivare e alimentare sentimenti nei
confronti di altre persone, anche attraverso il contatto nei social network, e
ci mettono il cuore, vivono nella doppiezza ipocrita e si ammalano di
schizofrenia esistenziale, morale e spirituale. Gesù ci fa capire che esiste un
«adulterio del cuore» quando si desidera la donna d’altri anche senza tradire
materialmente la propria sposa. Quando il cuore del marito si fissa su un’altra
donna, o quello della moglie su un altro uomo, anche se non c’è divorzio giuridico,
c’è il divorzio del cuore. Quanti cristiani vivono da anni nel divorzio del cuore,
rato e consumato, cioè, voluto ed attuato. A quel punto si va perdendo il
contatto con la realtà familiare perché la mente e il cuore sono altrove. Le
persone affette da questo tipo di malattia si creano un loro “mondo parallelo”
a quello della famiglia e - constata amaramente il Papa - “iniziano a vivere
una vita nascosta e sovente dissoluta”[2].
L’infedeltà è la lebbra del matrimonio perché fa cadere a pezzi tutti gli impegni
coniugali e i buoni propositi fino a distruggere l’armonia della famiglia. Non è
raro il caso di coloro che dicono: «ho bisogno di rompere la monotonia della
mia vita coniugale, anche sessualmente sono insoddisfatto, la vita è breve e
non voglio perdere l’occasione di vivere qualche momento idilliaco extraconiugale
per recuperare la fiducia in me stesso e uscire dallo stato di frustrazione esistenziale
e sessuale». Questo ragionamento è fallace e pericoloso! Anche perché in tanti
casi, quando si intraprende la strada dell’infedeltà, è difficile tornare
indietro, specialmente quando viene coinvolto il cuore. E l’estasi di un
momento di passione si può trasformare in un acido corrosivo che distrugge lentamente
e inesorabilmente la vita coniugale e mette in crisi la famiglia. Chi è infedele
e ha l’amante vive nella paura di essere scoperto, ha una doppia vita e diventa
astuto, ipocrita e bugiardo. C’è il logorio del sospetto, la mancanza di
fiducia nell’altro, l’angoscia per il pericolo che venga distrutto il sogno di
una vita e tutto quello che in tanti anni si è costruito. A quel punto il rapporto
coniugale diventa pesante e il clima familiare freddo. Perché rischiare di
distruggere per la passione momentanea tutto quello che si è costruito in tanti
anni? Papa Francesco mette in guardia da certi rischi e offre il suo consiglio:
"Non si può avere l’illusione di trovare un’altra persona e dire: «Ah, se
io avessi conosciuto questa prima o questo prima, avrei sposato questo o
questa». Ma non l’hai conosciuto prima, è arrivato tardi. Chiudi la porta
subito! State attenti a queste cose e andate avanti con la vostra
testimonianza"[3]. Il
sentimento non deve essere a servizio dell'egoismo. In Amoris laetitia il Papa scrive: “Credere che siamo buoni solo perché
«proviamo dei sentimenti» è un tremendo inganno. Ci sono persone che si sentono
capaci di un grande amore solo perché hanno una grande necessità di affetto,
però non sono in grado di lottare per la felicità degli altri e vivono
rinchiusi nei propri desideri” (AL 145).
[1] Papa
Francesco, Udienza del
Santo Padre alla Curia Romana in occasione della presentazione degli auguri natalizi, 22 dicembre 2014.
[2] Ibid.
[3] Papa
Francesco, Discorso in occasione
dell'incontro con i Giovani a Napoli, 21 marzo 2015.