FARE TEOLOGIA IN GINOCCHIO
Francesco: «Su Amoris laetitia sento molti commenti -
rispettabili, perché detti da figli di Dio, ma sbagliati»
Antonino Legname
In diverse occasioni Papa Francesco ha detto che non si può fare vera
teologia a tavolino, in maniera astratta, senza tener conto della realtà. I
teologi devono dialogare sempre con la vita reale della gente, altrimenti rischiano
di costruire una teologia ideale e disincarnata. La Civiltà Cattolica nel Quaderno 4015 (pp. 3-10), ha riportato l'incontro
privato di Papa Francesco con i Gesuiti della Colombia, che si è svolto a
Cartagena de Indias il 10 settembre 2017. In quell'occasione il Pontefice ha
ricordato tra l'altro che «la teologia di Gesù era la
cosa più reale di tutte,
partiva dalla realtà e si innalzava fino al Padre. Partiva da un semino, da una
parabola, da un fatto … e li spiegava». Senza giri di parole, Francesco ha
tracciato un breve profilo del buon teologo: «oltre a studiare», deve essere un
tipo sveglio che sa cogliere la realtà e sa «riflettere in ginocchio». E sulla
capacità di pregare si qualifica il lavoro del teologo «Un uomo che non prega,
una donna che non prega, non può essere teologo o teologa» - ha detto Bergoglio
ai suoi confratelli gesuiti. A che serve conoscere a memoria tutte le verità
dogmatiche contenute nel volume del Denzinger, quando non si riesce ad
esprimere la propria personale esperienza di Dio? Come fai a spiegare i misteri
della fede senza che tu ne abbia fatto l'esperienza per grazia di Dio.
Francesco coglie l'occasione di questo incontro con i Gesuiti della Colombia
per dire: «sento molti commenti – rispettabili, perché detti da figli di Dio,
ma sbagliati – sull’Esortazione apostolica post-sinodale Amoris laetitia», e dà un consiglio assai utile: «bisogna leggerla
da cima a fondo. A cominciare dal primo capitolo, per continuare col secondo e
così via … e riflettere. E leggere che cosa si è detto nel Sinodo». E a chi
continua a seminare la zizzania del dubbio sulla cattolicità della morale del
documento pontificio post-sinodale, Papa Francesco ribadisce con chiarezza: «la
morale dell’Amoris laetitia è tomista, quella del grande Tommaso … Questo
voglio dirlo perché aiutiate le persone che credono che la morale sia pura
casistica. Aiutatele a rendersi conto che il grande Tommaso possiede una
grandissima ricchezza, capace ancora oggi di ispirarci. Ma in ginocchio, sempre
in ginocchio». Il Papa, inoltre, chiede ai Pastori di superare la vecchia
concezione di stampo liberale e illuminista di fare evangelizzazione «per» il
popolo, «verso» il popolo, ma «senza» il popolo. No, - ha detto Francesco -
l'evangelizzazione deve essere fatta «con il popolo». La realtà del santo popolo
fedele di Dio non è ideologica, ma è viva; e in questa vitalità del popolo si
manifesta la grazia di Dio.