«IL PAPA PORTA I PANTALONI»
La rivoluzione di Francesco è
cristocentrica
di Antonino Legname
È uscito di recente per
l'edizione Piemme, il libro-intervista del cardinale Óscar Rodríguez Maradiaga,
intitolato: “Solo il Vangelo è
rivoluzionario”. Una conversazione con Antonio Carriero. Il porporato, che
fa parte del Consiglio dei nove cardinali che aiutano il Papa nel portare
avanti la riforma della Curia, affronta apertamente tanti temi, anche quelli
più spinosi e dibattuti, del panorama ecclesiale e sociale di oggi. A chi
definisce Papa Francesco un «Papa rivoluzionario». Maradiaga risponde:
“È la rivoluzione del Vangelo. Non sta cambiando la dottrina, come
pensano alcuni, no … La rivoluzione del Vangelo passa attraverso un senso
pastorale di vicinanza alla gente, di grande tenerezza e soprattutto di tanta
misericordia” (p. 50).
La rivoluzione di Francesco è
cristocentrica e si manifesta come passione per l'umanità sofferente, ferita e
bisognosa di amore.
E che dire della rinuncia di
Benedetto XVI, che all'inizio non fu compresa da tutti? “Benedetto XVI con il suo gesto ha aperto le porte per un futuro più
umano per i pontefici. Se penso che Leone XIII finì i suoi anni quasi impazzito
… Nessuno se ne rese conto, perché non c'era la televisione. Erano altri tempi,
certo. Adesso è più umano sapere che se non me la sento, se la salute non me lo
permette più, cedo il posto a un nuovo Papa; quello di Benedetto XVI è stato
per me un grandissimo segno di umiltà e di santità” (p. 39).
E se Bergoglio sentisse venir
meno le sue forze potrebbe lasciare il pontificato?
“In base a come il Papa si sente, egli può continuare a governare la
Chiesa perfettamente fino a che in coscienza lo decide. L'età in sé non è un
limite per il Sommo Pontefice … Vedo molto bene il Papa, lo vedo pieno di
vitalità, forte, con una grande lucidità mentale. Ripeto spesso che il vescovo
di Roma durerà a lungo” (p. 52).
Cosa pensa Maradiaga del dibattito, a volte acceso, su Amoris
laetitia?
“Per me Amoris laetitia
rappresenta il rinnovamento della pastorale familiare. È un testo che dovrebbe
essere letto e conosciuto da tutti, specialmente dai giovani … C'è un
entusiasmo grandissimo tra i laici, perché dicono che è un documento che
leggono e capiscono … Amoris laetitia
è un testo di inestimabile valore … Insegna la dottrina della Chiesa, ma lo fa
con parole che toccano il cuore … Non è un trattato di teologia, ma è Magistero
per formare le famiglie, per rinnovare i legami fra gli sposi e fra le
generazioni” (pp. 56-57).
Circola in ambiente ecclesiastico
l'aneddoto sui pantaloni del Papa. Di che si tratta?
“Francesco, dal primo giorno in cui è stato eletto non ha cambiato il
suo guardaroba; molti hanno fatto delle storie su questo. Qualcuno gli ha
detto: «Santità, perché indossa quei pantaloni?»; e Francesco ha risposto: «Perché,
sono brutti?». «No, ma si vedono sotto la veste bianca». E il Papa ha risposto:
«Ma mi servono ancora! Quando questi pantaloni saranno più vecchi cercherò dei
pantaloni bianchi, ma adesso sto bene con questi. Anzi …» ha soggiunto «così si
vede che il Papa porta i pantaloni» (pp. 75-76).
In tante occasione Papa
Francesco ha condannato il carrierismo nella Chiesa. Cosa fare per arginare
questo fenomeno del fare carriera?
“Nella Curia si sta per servire, quindi si è di passaggio, non è una
scalata per fare carriera”. In pratica, per i preti, significa svolgere un
servizio in curia per cinque anni o, se riconfermati, al massimo dieci anni e
poi ritornare in diocesi. Maradiaga ritiene, infatti, che “non è necessario avere tanti cardinali in Curia; non è necessario
neppure avere tanti vescovi. Possono esserci anche sacerdoti, o addirittura
molti più laici. Stiamo lavorando per questo, per avere più laici nella Chiesa.
Perché siamo ammalati di clericalismo, episcopalismo e cardinalismo?” (p. 82).