QUELLA LINGUA BIFORCUTA DEL
SERPENTE
Francesco: «Le
chiacchiere sono il carnevale del diavolo che si diverte»
di
Antonino Legname
Domenica 21 maggio
2017, durante l'Omelia della Messa, in occasione della visita pastorale nella
parrocchia romana San Pier Damiani ai Monti di San Paolo, Papa Francesco è
tornato a parlare delle chiacchiere che distruggono l'unità, e le ha paragonate
alla lingua del diavolo. Francesco, riferisce che all'inizio della Messa, mentre
incensava la statua della Madonna ha abbassato lo sguardo e ha visto «il
serpente che la Madonna schiaccia, il serpente con la bocca aperta e la lingua
che esce». Forse qualcuno potrebbe domandarsi perché il Papa parla troppo
spesso di questo argomento del «chiacchiericcio». Francesco risponde: «A me
piace tornare su questo argomento sempre, perché vi dico – vi dico con tutta
chiarezza! – che questo è il peccato più comune delle nostre comunità cristiane».
Chi non parla con dolcezza e con rispetto vuol dire che non custodisce lo
Spirito Santo, «dolce ospite dell'anima» e preferisce imitare la lingua del
diavolo. Francesco ha raccontato quello che una volta un parroco gli ha
riferito: «nella mia parrocchia ci sono alcuni che possono fare la comunione
dalla porta: con la lingua che hanno, arrivano all'altare». Il Pontefice
consiglia: «quando andate a salutare la Madonna, guardare un po’ in giù e
vedere quella lingua [del serpente] e dite alla Madonna: “Madonna, salvami:
così non voglio essere. Io voglio custodire lo Spirito Santo come tu lo hai
custodito”. Le chiacchiere, ha ricordato Francesco - sono come le pietre che ci
buttiamo l'uno contro l'altro. E non ci rendiamo conto che «il diavolo si
diverte: è un carnevale per il diavolo, questo!». Il linguaggio dei cristiani
non è il parlare in latino - ha spiegato il Papa - ma è «il linguaggio della
dolcezza e del rispetto». Solo questo tipo di linguaggio attira gli altri e
avvicina la gente alla Chiesa. Al contrario, quando in una comunità
parrocchiale ci sono «le chiacchiere, le maldicenze, le competizioni, le
concorrenze, uno contro l’altro…»; allora gli altri si allontanano e dicono .“Se
questi sono cristiani, preferisco rimanere pagano”. Quando nella comunità cristiana c'è ambizione,
invidia, gelosia, viene alimentata la divisione e la gente si allontana
scandalizzata. Il consiglio del Papa è: «lasciamo che il lavoro che fa lo
Spirito Santo, di attrarre la gente, continui»; ed esorta a chiedere al Signore
la grazia di custodire lo Spirito Santo che è in noi e di non
rattristarlo».