COSA SIGNIFICA CHE "GESU' SI E' FATTO DIAVOLO?"
di Antonino Legname
di Antonino Legname
Papa Francesco nell'Omelia a Santa Marta, il 4 aprile
2017, esorta: «Ognuno di noi guardi il Crocifisso, guardi questo Dio che si è
fatto peccato perché noi non moriamo nei nostri peccati». San Paolo in 2 Cor 5,21 scrive: “Colui che non aveva
conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui
noi potessimo diventare giustizia di Dio”. Sta a significare che Gesù Cristo si
è caricato - come un capro espiatorio - tutti i peccati degli uomini, come
se fosse il peccato in persona. E il Papa spiega: «Si è fatto peccato e ha
preso l’apparenza del padre del peccato, del serpente astuto».
Papa Francesco ribadisce che Gesù sulla croce «si è fatto peccato, si è fatto diavolo,
serpente, per noi; si è abbassato fino ad annientarsi totalmente». Nel
senso che in Gesù Cristo crocifisso tutti i peccati degli uomini, nessuno
escluso, sono stati espiati perfettamente. Questa è la soddisfazione vicaria, operata da Cristo al posto nostro. Su di Lui
è caduta l'iniquità di noi tutti (cfr Is 53,6).
Dio ha reso suo figlio Gesù solidale con noi peccatori (CCC, n. 603). Gesù
l'innocente è stato trattato da colpevole perché noi colpevoli diventassimo
innocenti. Dalle sue piaghe siamo stati guariti (cfr 1 Pt 2,24).