Vaticano
(a cura Redazione "Il sismografo")
(Luis Badilla - ©copyright) Gravissime le parole del cardinale statunitense Raymond Leo Burke,
patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, che ha dichiarato al
website "Lifesitenews" di avere il proposito - se il Papa non risponde
ai 'dubia" contenuti nella lettera di 4 porporati (lui stesso, Walter
Brandmüller, Joachim Meisner e Carlo Caffarra) - di procedere dopo il
Natale a fare una "correzione formale" di alcuni passaggi del magistero
pontificio nell'Esortazione apostolica "Amoris laetitia". Quanto a lui
attribuito dal sito statunitense pro-life, e sino a questo momento non
smentito, appare di una gravità inaudita, inedita e tristemente lesiva
dell'unità della Chiesa.
Come
fanno notare alcuni commenti, oltre al fatto che non si capisce a quale
solidità canonica e dottrinale questa famigerata "correzione formale"
attingerebbe, nonostante continui ad affermare che si tratti "di un
antico istituto della Chiesa" (sic), non è neanche chiaro cosa pensano
gli altri tre firmatari della lettera consegnata a giornalisti amici
affinché fosse divulgata e di altri due porporati che secondo le loro
dichiarazioni condividono i "dubia": il tedesco Paul Cordes e l'italiano
Renato Raffaele Martino.
Su queste interpretazioni e polemiche, spesso gonfiate ad arte nei siti e social
dei cattolici tradizionalisti, alla domanda di Andrea Tornielli "come
vive tutto questo il Papa?", mons. Angelo Becciu, Sostituto della
Segretaria di stato, ha risposto così: "Il Papa è un uomo molto sereno,
non gli manca mai il buonumore, ma è chiaro che ogni fonte di divisione è
per lui motivo di preoccupazione e di dolore. Io non entro nel merito
delle polemiche, ma voglio solo ribadire i principi che mi sono sempre
stati insegnati dalla sana tradizione della Chiesa: come umile
collaboratore del Papa, sento il dovere di dirgli lealmente il mio
pensiero quando è in fase di elaborazione una decisione. Una volta che è
stata presa, io obbedisco totalmente al Santo Padre. L’unità della
Chiesa, per la quale Gesù ha sudato sangue e ha dato la vita, viene
prima delle mie idee, pur belle che siano. Quelle vissute in
disubbidienza hanno rovinato la Chiesa". Speriamo che il cardinale Burke
non solo abbia letto queste considerazioni ma soprattutto abbia
riflettuto sulla strada che sembra essere deciso a intraprendere.
Noi, cattolici qualunque, possiamo solo pregare per il porporato e lo facciamo con grande affetto e partecipazione.