PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
DOMUS SANCTAE MARTHAE
La preghiera di Gesù
Venerdì, 28 ottobre 2016
(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLVI, n.249, 29/10/2016)
Gesù continua a pregare per ogni uomo: è questo «il fondamento della
Chiesa» e anche la chiave per comprenderne la missione e il mistero. Lo
ha affermato Francesco nella messa celebrata venerdì mattina, 28
ottobre, nella cappella della Casa Santa Marta.
«Cosa è la Chiesa?»: precisamente a questa domanda rispondono «le due
letture della liturgia della parola di oggi» che «sono un annuncio,
anche una catechesi sulla Chiesa», ha spiegato il Papa riferendosi alla
lettera agli Efesini (2, 19-22) e al passo evangelico di Luca (6,
12-19). Infatti «Paolo ci fa capire che noi siamo concittadini dei santi
— la Chiesa ci dà questa cittadinanza — e che siamo tutti in una
costruzione ben ordinata per essere tempio santo del Signore: edificati
insieme sul fondamento degli apostoli, dei profeti; e la pietra
d’angolo, è lo stesso Gesù». Egli «è il fondamento della Chiesa»,
ricorda Paolo.
«Nel Vangelo di Luca — ha proseguito il Pontefice — abbiamo visto la
Chiesa in attività, in azione: Gesù che prega, che sceglie gli apostoli,
che dà il nome a ognuno, che guarisce l’anima e il corpo e che era fra i
discepoli, e anche tutta quella folla che cercava di toccarlo, perché
da lui usciva una forza che guariva tutti». Proprio «questo è la Chiesa,
quello che Paolo ci insegna è questo in azione». L’apostolo afferma che
«la pietra d’angolo è lo stesso Gesù»; e difatti «senza Gesù non c’è
Chiesa: lui è il fondamento della Chiesa».
Francesco ha fatto notare che «il Vangelo incomincia con una cosa che
ci fa riflettere: “Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la
notte pregando Dio”». E «poi viene tutto l’altro: la gente, la scelta
dei discepoli, le guarigioni, scaccia i demoni». Dunque «la pietra
d’angolo è Gesù, sì: ma Gesù che prega». E «Gesù prega: ha pregato e
continua a pregare per la Chiesa». Dunque «la pietra d’angolo della
Chiesa è il Signore davanti al Padre che intercede per noi, che prega
per noi: noi preghiamo lui, ma il fondamento è lui che prega per noi».
«Gesù sempre ha pregato per i suoi» ha affermato il Pontefice.
«Nell’ultima cena — ha ricordato — ha pregato per i discepoli e chiedeva
al Padre: “custodisci questi nella verità, accompagnali e non solo
prego per questi, ma anche per quelli che verranno”». Inoltre, ha
spiegato il Papa, «Gesù prega prima di fare qualche miracolo: pensiamo
alla risurrezione di Lazzaro» quando «prega il Padre: “Grazie, Padre”».
Anche «sul monte degli Ulivi Gesù prega; sulla croce, finisce
pregando: la sua vita finì in preghiera». E «questa è la nostra
sicurezza, questo è il nostro fondamento, questa è la nostra pietra
d’angolo: Gesù che prega per noi, Gesù che prega per me». Perciò «ognuno
di noi può dire: “Sono sicuro, sono sicura che Gesù prega per me, è
davanti al Padre e mi nomina”». Ecco, dunque, «la pietra d’angolo della
Chiesa: Gesù in preghiera».
In questa prospettiva Francesco ha riproposto il passo evangelico,
«prima della Passione, quando Gesù si rivolge a Pietro con
quell’avvertimento che è come l’eco del primo capitolo del libro di
Giobbe: “Pietro, Pietro, Satana ha ottenuto il permesso di passarvi al
vaglio come il grano, ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua
fede». Ed «è bello» pensare — ha affermato il Papa — che le parole che
Gesù dice a Pietro «le dice a te, a me e a tutti: “Io ho pregato per te,
io prego per te, io adesso sto pregando per te”». E «quando viene
sull’altare, lui viene a intercedere, a pregare per noi, come sulla
croce». Questo «ci dà una grande sicurezza: io appartengo a questa
comunità, salda perché ha come pietra d’angolo Gesù, ma Gesù che prega
per me, che prega per noi».
In conclusione Francesco ha invitato a «riflettere su questo mistero
della Chiesa: siamo tutti come una costruzione, ma il fondamento è Gesù,
è Gesù che prega per noi, è Gesù che prega per me».